Dal momento che l’attività di assemblaggio THT ha ancora una forte componente manuale, il concetto di automazione viene associato maggiormente ai processi SMT. A tal punto che le bobine con cui vengono stoccati i componenti SMD sono diventate per convenzione nel nostro gergo sinonimo di case, cioè del supporto che costituisce uno dei principali aspetti distintivi dei nostri sistemi intelligenti di stoccaggio e movimentazione, e viceversa.  

Il lapsus non è così banale a ben vedere, ed ha un suo perché. Rivela infatti l’approccio coerente che Essegi Automation ha verso la gestione dei componenti sia SMT che THT, connotato da una forte tensione verso l’efficienza dei processi e la tracciabilità dei materiali.

Da uso esclusivo a parziale

Chi lavora nell’assemblaggio elettronico e deve rispondere ai requisiti di tracciabilità completa dei materiali forniti dal cliente, sa perfettamente che le bobine che alimentano le linee di produzione SMT sono ad uso esclusivo, mentre i materiali THT prevedono principalmente un uso parziale.

Fondamentale è quindi la possibilità di ricondurre con certezza ogni quantitativo di materiale THT al lotto di provenienza anche se questo è stato condiviso dagli operatori e suddiviso tra le linee produttive.

Strumenti e logiche per la tracciabilità THT, SMD e oltre

Il CASE BOX è lo strumento che rivela in tutta la sua praticità la capacità di gestire il THT con le stesse logiche di stoccaggio automatizzato e intelligente ormai consolidate nell’SMT, che contraddistinguono i nostri sistemi ISM Ultraflex.

Questo speciale supporto funziona come un vassoio per la movimentazione delle bobine SMD all’interno dei magazzini ISM, ma è capace di trasformarsi in un ampio contenitore chiuso per tutte le tipologie di componenti THT di piccole e medie dimensioni, grazie a un sistema pratico e intuitivo di composizione degli spessori a incastro, che ricorda il Lego. 

I componenti THT stoccati al suo interno vengono richiamati nelle sessioni di estrazione come fossero bobine con la differenza che il contenuto del box viene poi gestito in partial use

È qui che intervengono le logiche ISM che prevedono una serie di modalità diverse di gestione del materiale in partial use, valide allo stesso modo per le posizioni esterne, e gestite tramite PDA configurato. 

Le posizioni esterne non sono solo gli scaffali aperti, ma anche gli armadi semiautomatizzati Pick to light e soprattutto frigo e forno, dove subentrano altri criteri di conservazione e stoccaggio, come le scadenze e i tempi di riscaldamento. Tutti parametri gestiti dal software ISM con i relativi automatismi. 

La gestione parziale del materiale THT da parte del sistema ISM prevede infatti alcune modalità principali e altre sotto-azioni che permettono di tenere traccia con esattezza delle quantità residue e della collocazione dei materiali una volta estratti i contenitori dalla loro posizione.

Un sistema di gestione ad ampio spettro che comprende infinite tipologie di materiali, ben oltre il perimetro del THT: dalla pasta saldante alle bobine, agli interruttori, ma anche ai fogli illustrativi, alle grandi matasse di cavi, alla cancelleria, o perché no, alle pietre dure o ai diamanti se vogliamo spostarci in un altro settore di mercato che condivide analoghe necessità di tracciabilità.

Esperienza e Integrazione

Una gestione così accurata della tracciabilità dei componenti THT è il risultato del giusto mix di due fattori chiave che determinano il vantaggio competitivo delle soluzioni ISM: il solido background produttivo dei nostri Application e Service Engineer in grado di rispondere all’infinita casistica che può determinare inefficienze e irregolarità nel processo produttivo delle aziende di assemblaggio, e una non comune capacità di integrazione del software ISM in grado di scambiare dati con tutti i sistemi gestionali presenti in azienda.